rasentare
raṡentare v. tr. [der. di rasente] (io rasènto, ecc.). – 1. Andare rasente, accostarsi nel movimento a un oggetto o a una superficie fin quasi a sfiorarli: camminava rasentando il muro della casa; le rondini volavano basse, rasentando la terra; l’aereo si abbassò fino a r. le cime degli alberi; la barca rasentò la riva, e poi prese il largo; ha rasentato il bersaglio senza colpirlo. 2. In usi fig.: r. la quarantina, la cinquantina, avvicinarsi ai quaranta, ai cinquanta anni; r. la vittoria, il primato, la sconfitta, l’eroismo, arrivare vicino, sfiorarli. Più spesso con riferimento a chi agisce in modo da avvicinarsi rischiosamente a situazioni disonorevoli o comunque giudicate negativamente: r. la galera; vive rasentando il codice penale, commettendo azioni poco oneste o occupandosi di affari torbidi; r. il sacrilegio, l’empietà, il disonore; scrupolosità che rasenta la pignoleria; r. il ridicolo.