raso1
raso1 agg. [part. pass. di radere]. – 1. Con uso più vicino a quello participiale: volto ben raso, che è stato ben rasato; testa completamente rasa; in usi poet., privo (cfr. radere nel senso di togliere via completamente): Li occhi a la terra e le ciglia avea rase D’ogne baldanza (Dante). 2. Spianato, privo di ogni sporgenza: campagna r., senza alberi o, in genere, senza vegetazione alta; far tavola rasa, forma italianizzata molto meno com. di fare tabula rasa (v. tabula rasa). Con riferimento a misure di capacità piene fino all’orlo ma non al colmo: misura r., staio r.; e quindi a recipienti colmi di liquido fino all’orlo: un bicchiere r.; o anche, ma non com., come rafforzativo dell’agg. pieno: un boccale pieno r. di vino. In partic.: a. Vascello r., nella costruzione navale militare dell’Ottocento, denominazione dei vascelli che, dimostratisi troppo grandi e pesanti, venivano ridotti di altezza, alleggeriti e resi più manovrieri, demolendone il ponte più alto. b. Punto raso, nel ricamo, punto piatto non sfumato o addirittura eseguito in bianco: il punto raso sfumato prende anche il nome di punto pittura, e quello a due diritti è detto punto r. cinese o dipinto ad ago. 3. Locuz. particolari: raso terra (meno com. rasoterra), usata in funzione di agg. e avv. col sign. di «rasente terra, rasentando la terra»: tiro raso terra, nel gioco del calcio, effettuato in modo che la palla segua un percorso rasente al terreno di gara; volo raso terra (e con valore di avv.: gli aerei volavano raso terra); raso bocca, usata con funzione di agg. o avv. col sign. di «pieno fino all’imboccatura, all’orlo»: capacità raso bocca di un fiasco, riempire raso bocca un bottiglione d’olio; a raso, lo stesso che a livello: attraversamenti, incroci a r., a livello stradale, senza rampe, sottopassaggi, ecc.