rassettare
v. tr. [comp. di r- e assettare] (io rassètto, ecc.). – 1. Lo stesso, e più com., che assettare nel senso di mettere in ordine, disporre convenientemente: r. la stanza; r. i libri nella scansia; rassettarsi il vestito, i capelli, e, nel rifl., rassettarsi; Di Turno il nome Enea sentendo ... terribilmente Fremé, si rassettò, si vibrò tutto Ne l’armi (Caro); e come sinon. di aggiustare, non com.: rassettandomi gli occhiali sul naso, provavo una strana impressione (Pirandello). 2. Raccomodare oggetti guasti o rotti: r. una finestra che non chiude; e spec. indumenti e tessuti in genere, aggiustandoli con toppe o rammendi: r. una camicia, una giacca. In senso fig., con riferimento a situazioni confuse o irregolari: tocca a noi ... a aver giudizio per i giovani, e a rassettar le loro malefatte (Manzoni).