rate
raté agg. e s. m., fr. [propr., part. pass. del verbo rater «far cilecca» in senso fig.; v. rattare]. – 1. Riferito a persona, fallito nella vita, nella carriera, vinto dalle avversità e dallo scoraggiamento: essere, sentirsi r., o, come sost., un raté. Riferito a obiettivi, aspirazioni, tentativi, mancato, fallito, non realizzato. 2. s. m. Il rumore caratteristico di un’arma da fuoco che fa cilecca, o di un motore che perde colpi: il motore [del monoplano] tossiva, ansimava come un uomo nel sonno, aveva dei ratés (C. Augias).