rating etico
loc. s.le m. Nel settore dell’economia e della finanza, valutazione dell’eticità e dell’affidabilità sociale di un’istituzione, di una società o di un’impresa. ◆ L’Agenzia europea di investimenti (Aei), attiva nella finanza etica, ha ridotto il rating etico dell’Italia come conseguenza della minor efficienza del sistema giudiziario, delle imprese e dell’informazione. (Corriere della sera, 21 gennaio 2003, p. 22, Economia) • La società perfetta dal punto di vista etico e della responsabilità sociale, a cui assegnare una tripla E, non c’è. Secondo l’Agenzia Europea di Investimenti Standard Ethics, che pubblica i rating etici di 170 società quotate sui listini europei e americani, solo nove possono essere prese a modello (EEE-) e tra queste c’è l’italiana Eni. (Arena, 16 luglio 2004, p. 7, Economia) • È già più inquietante che l’Aei, Agenzia Europea di Investimenti, deputata all’assegnazione del rating etico solleciti, da parte della Juventus, «nuovi provvedimenti volontari in materia di governo societario, conflitti d’interesse ed etica imprenditoriale». E minacci «in assenza di tali misure, un rapido declassamento». (Gigi Garanzini, Stampa, 6 maggio 2006, p. 30, Sport).
Composto dal s. ingl. rating (‘valutazione’) e dall’agg. etico, ricalcando l’espressione ingl. ethical rating.
Già attestato nel Corriere della sera del 20 aprile 1998, p. 8 (Cecilia Zecchinelli).