rattenere
rattenére v. tr. [der. di tenere, col pref. ra-; cfr. lat. retinere] (coniug. come tenere). – 1. Fermare o cercare di frenare qualcosa in movimento, che preme; trattenere (ma meno com.): le dighe rattengono la spinta poderosa del mare; più spesso di persone e animali: voleva slanciarsi contro l’avversario, ma lo rattenni per un braccio; Qui si rivolse, e qui rattenne il passo (Petrarca); riuscì a r. il cavallo imbizzarrito; pop. tosc., r. l’orina. In usi fig., di sentimenti o delle loro manifestazioni esteriori: r. il riso, le lacrime, il pianto, l’ira, la rabbia, la pietà; rattenendo un grido per non spaventarlo, poterono assistere alla discesa senza bisogno di nascondersi (Palazzeschi). 2. rifl. Fermarsi, trattenersi: senza punto rattenersi in alcun luogo la seguente sera giunsero a Genova (Boccaccio); fig., frenarsi, trattenere i proprî impulsi o moti affettivi: perdonami se ti ho offeso, ma non sono riuscito a rattenermi.