ratto1
ratto1 agg. [lat. rapĭdus], letter. – 1. Rapido: E se non fusse il suo fuggir sì ratto ... (Petrarca); ratti quanto potevano (Boccaccio); talora raddoppiato con valore rafforzativo: se ne sono tornati a casa ratti ratti; estens. e fig.: Ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti (Foscolo). Anticam. fu usato anche come avv.: Amor ch’al cor gentil ratto s’apprende (Dante); la degna coppia ... ratto si mosse (Ariosto); Ratto così dal tenue Obblio torna immortale L’amor sopito (Manzoni); e nella locuz. congiuntiva ratto che (o ratto come), tosto che, appena che: Ratto come imbrunir veggio la sera, Sospir del petto ... escono (Petrarca). 2. Ripido, scosceso: Così s’allenta la ripa che cade Quivi ben ratta da l’altro girone (Dante). ◆ Avv. rattaménte, rapidamente.