ravvivare
v. tr. [der. di vivo, col pref. ra-]. – 1. Fare tornare in vita, restituire vitalità a una persona o a una cosa: cercò di r. il malato con una iniezione; ha ravvivato la mano congelata con delle frizioni; più comunem., in usi fig., ridare vigore o vivacità, rianimare (più frequente di avvivare): la feconda pioggia Che gli uomini e le fere e i fiori e l’erbe Ravviva, riconforta, allegra e abbella (Parini); riferito a stati d’animo, sentimenti e affetti, situazioni psicologiche e intellettuali, rendere più vivo, più vivace e forte: r. la passione, l’odio, il desiderio; la tua vista ha ravvivato i miei ricordi d’infanzia; le sue parole ravvivarono la mia speranza; le sofferenze spesso ravvivano la fede; La tramortita sua virtù ravviva (Dante); riferito a cose, azioni, fatti: r. il fuoco; r. un colore, accentuarlo, renderlo più acceso; è l’amore che ravviva il suo sguardo; cercare di r. la conversazione; la narrazione è ravvivata da qualche dialogo. 2. intr. pron. Tornare in vita, rianimarsi: era svenuto, ma, dopo i primi soccorsi, si è prontamente ravvivato; più com. in senso fig., diventare più forte o vivace, rafforzarsi: sentì ravvivarsi la passione; dopo la pioggia i colori dei fiori sembrano ravvivarsi; nelle sofferenze, la fede si ravviva; dopo anni di freddezza reciproca, la loro amicizia s’è ravvivata.