reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie affermazioni sono basate su fatti r.; i suoi non sono mali r.!; portami delle prove r. e ti crederò; lo conosco poco, e non so quali siano le sue r. capacità; fa il coraggioso, ma non so come si comporterebbe in caso di r. pericolo; sostantivato al masch., il reale, ciò che è reale, la realtà dei fatti: fra l’ideale e il reale c’è un abisso; non fare tanti sogni, attieniti al reale! Usi e sign. scient. e tecn.: a. In filosofia, che esiste in sé e per sé, oggettivamente ed effettivamente (contrapp. a possibile, apparente, ideale e anche a necessario): il mondo r., oggetti r., enti reali. b. In diritto, inerente a una res, a una cosa: diritti r., i diritti soggettivi, fondamentalmente patrimoniali, in forza dei quali il titolare ha, sulla cosa, una o più facoltà esclusive; obbligazioni r., quelle in cui la prestazione è dovuta in dipendenza di un diritto reale (per es., proprietà, uso, usufrutto, garanzia); contratto r., (in contrapp. a consensuale), quello per il cui perfezionamento è necessaria la consegna di una cosa. c. In economia e in finanza, valore r. di un titolo, di un bene (contrapp. a valore nominale), l’effettivo valore di mercato; salario r. (contrapp. a nominale o monetario), o retribuzione r., il salario o la retribuzione valutati nel loro effettivo potere d’acquisto sul mercato, soprattutto in rapporto ai beni di prima necessità e di più largo consumo; imposta r. (contrapp. a personale), che colpisce il reddito o la ricchezza di per sé, indipendentemente dalle condizioni economiche, sociali e familiari, del contribuente. d. In matematica, numero r. (o anche assol. reale, s. m.), ogni numero razionale o irrazionale, positivo o negativo, in contrapp. a numero immaginario o a numero complesso (in un numero complesso a + ib, a si dice parte reale del numero complesso): ogni numero reale si può rappresentare con una scrittura composta da un numero intero seguito da una virgola e da una sequenza (limitata o illimitata) di cifre decimali; funzione r., funzione che assume solo valori reali; radice r. di un’equazione, ogni radice che sia un numero reale; ente r., in geometria, ente (retta, curva, superficie, varietà, ecc.) rappresentabile con un’equazione a coefficienti reali. e. In fisica, l’aggettivo è usato, in contrapp. a ideale, per qualificare enti nella cui descrizione si tiene conto di alcune proprietà che si riscontrano nella realtà empirica e che vengono invece trascurate nella rappresentazione ideale, presentando questa una situazione limite: per es., si parla di gas r., in contrapp. a gas ideale o perfetto, quando nell’equazione di stato del gas si introducono termini corrispondenti al volume finito delle molecole (che nel gas ideale sono considerate puntiformi) e alle forze intermolecolari (trascurate per il gas ideale). f. In musica, nota r., nota che appartiene all’accordo armonico, in contrapp. alle «note estranee», che hanno invece carattere e funzione ornamentali; per la parte r., v. parte (n. 6 b). g. Nella tecnica dell’elaborazione elettronica di dati si parla di operazioni in tempo r. (calco dell’ingl. real time) per indicare la circostanza che i dati d’ingresso sono i valori attuali delle grandezze d’ingresso e che i risultati dell’elaborazione sono resi disponibili prima che siano intervenute variazioni sensibili in tali valori. L’operazione in tempo reale, che richiede non solo grande velocità di calcolo ma anche rivelatori e mezzi di trasmissione che non introducano apprezzabili ritardi, è essenziale nei casi in cui l’elaborazione faccia parte di un sistema di controllo automatico della grandezza d’ingresso e, in generale, in tutti i casi in cui abbia determinante importanza l’acquisizione dei dati elaborati per decisioni rapide (al limite, contemporanee all’evolversi della situazione: per es., nel caso di interventi chirurgici). 2. ant. a. tosc. Schietto, sincero, riferito a persona o a discorso; alla reale, locuz. avv., francamente, schiettamente. b. Combattimento reale, regolare: E disse: «Fate battaglia reale» (Pulci). ◆ Avv. realménte, in realtà, nella realtà effettiva, di fatto: ormai tutti pensano che la Beatrice di Dante sia realmente esistita; con sign. attenuato, con valore di forte asseverazione (quasi sinon. di veramente, sicuramente, davvero): ti assicuro che le cose stanno realmente così; mi sono convinto che è realmente ammalato; in usi ant. e rari, sinceramente; in battaglia reale (cioè regolare): traditor mai fui: Uccisil con la lancia e realmente (Pulci).