recedere /re'tʃɛdere/ v. intr. [dal lat. recedĕre, der. di cedĕre "andare", col pref. re- nel sign. di "indietro"] (coniug. come cedere; aus. avere). - 1. a. [muoversi all'indietro] ≈ (fam.) andare indietro, arretrare, farsi (o tirarsi) indietro, indietreggiare, regredire, retrocedere, rinculare. ↔ (fam.) andare (o farsi) avanti, avanzare, procedere, progredire. b. (fig.) [assumere una posizione di rinuncia rispetto a qualcosa, con la prep. da o assol.: r. da una proposta; non voler r.] ≈ abbandonare (ø), (non com.) decampare, deflettere, desistere, (pop.) lasciare perdere (ø), (fam.) mollare, rinunciare (a), [con uso assol.] demordere, [con uso assol.] farsi (o tirarsi) indietro. ↔ insistere (in), persistere (in), [con uso assol.] (fam.) tenere duro. 2. (giur.) [avvalersi della facoltà di recesso, ponendo fine al rapporto obbligatorio derivante da un contratto, con la prep. da: r. da un contratto] ≈ rescindere (ø), Ⓖ (fam.) rompere (ø), Ⓖ (fam.) sciogliere (ø), Ⓖ svincolarsi.