recepire
v. tr. [adattam. del lat. recipĕre; cfr. recepere] (io recepisco, tu recepisci, ecc.). – 1. Nel linguaggio giur., accogliere e includere nel proprio ordinamento atti compiuti da altri o norme poste in essere da altri: il diritto germanico medievale recepì molti principî del diritto romano; i patti lateranensi sono stati recepiti nella Costituzione italiana. 2. Accogliere, far proprie, opinioni, proposte, teorie e istanze altrui, diverse: il vertice di un partito non può non r. gli orientamenti della base.