red carpet
loc. s.le m. e agg.le inv. Tappeto rosso; che si addice a chi calca un tappeto rosso. ◆ Come scrive Susy Menkes dell’«Herald Tribune», pare finalmente finita l’epoca del «fresh, flash, frock’ n’ roll», cioè quella della nudità rutilante e dello straccio giovanile. Di conseguenza, dovrebbe essere per ora accantonato l’abbigliamento «red carpet», da star da tappeto rosso, tanto che anche per la vicina serata degli Oscar si prevedono abiti sobri, monacali, addirittura punitivi, (Natalia Aspesi, Repubblica, 22 febbraio 2002, p. 31, Cronaca) • Uno che invece alla passerella della costituente proprio non sembra essere interessato, preferendogli il red carpet dell’Auditorium, è il senatore ds Goffredo Bettini. (S. M., Foglio, 25 ottobre 2007, p. 1, Prima pagina) • Quando [Umberto] Bossi sembra prendere le distanze da [Silvio] Berlusconi, tutti pronti a fargli attraversare il red carpet, cioè il tappeto rosso destinato alle celebrità. Quando Bossi, già avviato sul red carpet, parla a modo suo diventa un pericoloso anti-italiano. (Peppino Caldarola, Giornale, 22 luglio 2008, p. 1, Prima pagina).
Espressione ingl. composta dall’agg. red (‘rosso’) e dal s. carpet (‘tappeto’).