reddito di cittadinanza
loc. s.le m. Contributo economico erogato dalle amministrazioni locali alle famiglie dei cittadini meno abbienti. ◆ [tit.] Via al reddito di cittadinanza / Da domani in vigore. Previste oltre 350mila richieste [testo] La povertà a Napoli colpisce tra le 60 e le 70 mila famiglie. Da domani alcuni di queste nuclei familiari potranno beneficiare del reddito di cittadinanza che la Campania ha istituito per far fronte all’emergenza sempre più crescente nella regione. (Ilaria Urbani, Manifesto, 9 novembre 2004, p. 6, Movimenti) • dalle radici dell’esistenza, bisogna ripartire, perché nessuna organizzazione sociale coesa e giusta può essere fondata su uomo «flessibile», «precario», «intermittente», su «vite di scarto», oggi condizione comune per milioni di lavoratori. Senza questa consapevolezza è impossibile fondare politiche della formazione, creare ammortizzatori sociali capaci di contrastare la versione negativa della mobilità, avviarci verso un reddito di cittadinanza, fare qualcosa che assomigli ad una politica della famiglia. (Stefano Rodotà, Repubblica, 17 febbraio 2006, p. 21, Commenti) • [tit.] De Luca: no al reddito di cittadinanza, sì ai tirocini [testo] Parte dalla città di Salerno la battaglia al reddito di cittadinanza. La guida il sindaco Vincenzo De Luca che da sempre ha avuto parole di forte biasimo per questo strumento di sussistenza per i senzalavoro. (Gabriele Bojano, Corriere del Mezzogiorno, 14 maggio 2007, Corriere Economia, p. 1).
Espressione composta dal s. m. reddito, dalla prep. di e dal s. f. cittadinanza.
Già attestato nella Stampa del 27 febbraio 1997, Tuttolibri, p. 3 (Luciano Gallino).