redditualita
redditualità s. f. inv. Capacità di produrre reddito. ◆ «La modalità più funzionale è quella di riconoscere alla società il diritto di trattenersi su base annua, a titolo di corrispettivo per il servizio svolto, una quota percentuale degli introiti complessivi lordi, e di riversare al Comune, nei modi e nei tempi più opportuni, la restante quota (soluzione adottata da Venezia e St. Vincent)». Tale corrispettivo dev’essere determinato «sulla base delle risultanze dell’ultimo bilancio approvato dal casinò e di una prima valutazione fatta in sede tecnica delle potenziali redditualità della casa da gioco» [Giuseppe Casale riportato da Gianni Micaletto]. (Stampa, 16 luglio 2000, Levante, p. 41) • Nel consueto giro di tavolo i banchieri hanno poi riferito di un calo delle sofferenze e hanno manifestato una grande attenzione alla riduzione dei costi per migliorare efficienza e redditualità. Le banche hanno detto di attendersi il miglioramento dei conti economici aziendali e hanno concordato con [Mario] Draghi sulla necessità di spingere ancora di più sul tasto della concorrenza e della competitività. (Stefania Tamburello, Corriere della sera, 25 gennaio 2007, p. 29, Economia) • La roccaforte delle medie imprese è il Veneto, con la metà delle 1486 imprese industriali del Nord-Est. Le medie imprese industriali del Nordest (tra 50 e 499 dipendenti) hanno corso più delle grandi società industriali nell’ultimo decennio. Rispetto alle grandi imprese nel loro complesso, hanno prevalso – tra il 1996 e il 2005 – per espansione di fatturato, valore aggiunto e forza lavoro, meno invece per redditualità. (Avvenire, 8 aprile 2008, p. 24, Economia e Lavoro).
Derivato dall’agg. reddituale con l’aggiunta del suffisso -ità.
Già attestato nella Repubblica del 13 aprile 1986, p. 42, Economia (Gianfranco Imperatori).