reggente
reggènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di reggere]. – 1. a. Chi regge lo stato, o un alto ufficio. È usato nelle locuz. capitani r., o come sost. reggenti, della Repubblica di San Marino, i due capi elettivi dello stato; e reggente, nella Curia romana, il prelato che assiste il cardinale preposto alla Penitenzieria apostolica. b. Chi esercita il potere reale e le funzioni della Corona in sostituzione del re o della regina, in via straordinaria e provvisoria e in determinati casi particolari (incertezza su chi ha diritto al regno, diritto al regno di un minore o di un nascituro, incapacità giuridica o impedimento fisico del monarca): il principe r., la regina r. e, sost., il reggente, la reggente, il consiglio dei reggenti; il cardinale Mazarino fu reggente in Francia durante la minorità di Luigi XIV. c. Con valore chiaramente participiale, e costruzione verbale, riferito a chi tiene temporaneamente un ufficio o una carica non occupati dal titolare: il sottosegretario reggente il dicastero dell’Interno; sost., il r. la prefettura. 2. In astrologia, dei pianeti che denominavano una singola giornata o una singola ora (v. pianeta3). 3. In grammatica, dell’elemento sintattico da cui dipende un altro: il verbo r.; la proposizione r. (anche s. f. la reggente). 4. agg., ant. Che regge il mare: non essendo quasi mare e ben reggente la barca (Boccaccio).