regionalismo solidale
loc. s.le m. Struttura federale di uno Stato basata sull’autonomia regionale e sulla ripartizione delle risorse ispirata alla solidarietà reciproca. ◆ «Coniugare regionalismo solidale e unità nazionale». Così, da Siena, il capo dello Stato fa sentire la sua voce nel dibattito sulla devolution e la riforma dello Stato firmata dal senatore Umberto Bossi. Regionalismo solidale e unità nazionale. «Ovunque io vada trovo una forte coscienza dell’unità della nazione, fondata su una comunione di valori, principi e ambizioni». È il promemoria dettato da Carlo Azeglio Ciampi: una consapevolezza che in quest’Italia del regionalismo solidale è forse più forte di quanto sia mai stata. Tanto che il presidente si sente di sottolineare: molti settori hanno bisogno dello Stato, la Scuola per esempio. (Corriere della sera, 3 dicembre 2002, p. 1, Prima pagina) • «[Romano] Prodi è in assoluta malafede, mente sapendo di mentire» risponde [Sandro] Bondi al Professore che aveva di fatto stigmatizzato tramite Gr la «fine del regionalismo solidale» e lo «squilibrio tra la forza del primo ministro e quella degli altri organi dello Stato». (Ant[onella] Ram[pino], Stampa, 25 marzo 2005, p. 6, Interno).
Espressione composta dal s. m. regionalismo e dall’agg. solidale.
V. anche federalismo solidale.