regione
regióne s. f. [dal lat. regio -onis, der. di regĕre «dirigere», propr. «direzione, linea», poi «linea di confine» e quindi «territorio, regione»]. – 1. Ampia parte della superficie terrestre, distinta per caratteri particolari (geografici, storici, antropici) che ne fanno un’unità bene individuata rispetto alle regioni vicine o all’insieme che la comprende. Nella geografia classica si parla di r. naturale, individuata per i confini fisici chiaramente segnati (monti, mari, laghi, fiumi) o per l’uniformità degli aspetti morfologici, geologici, climatici, floristici, ecc., che volta per volta vengono presi in considerazione: r. alpina, balcanica, danubiana; r. tropicale, monsonica; r. delle tundre, ecc. Tale concetto ha però subìto, nello sviluppo del pensiero geografico, una notevole evoluzione per cui da un indirizzo deterministico che vede l’assetto antropico di una regione dipendere dalle caratteristiche fisiche e morfologiche si passa, secondo un indirizzo possibilistico, a intendere la regione stessa come uno spazio contraddistinto da un certo paesaggio (effetto di uniformità di fattezze geomorfologiche, climatiche, ecc.), sul quale le comunità umane hanno prodotto uno stesso genere di vita, così che le forme di insediamento e di utilizzazione delle risorse hanno dato la stessa impronta a tutto lo spazio regionale. Nella recente evoluzione delle discipline che si dedicano allo studio del territorio, anche a causa delle esigenze di ricerca applicata che si sono avvertite nel campo della sua pianificazione, la regione (r. funzionale) è stata considerata come lo spazio dominato da un centro di polarizzazione (città), oppure gravitante su una concentrazione industriale generata e sostenuta da un’industria motrice (polo di sviluppo). Attualmente la regione tende a essere considerata come un sistema settoriale aperto, spazio ove tutti gli elementi, fisici e umani, sono tra loro interdipendenti e mossi dagli stessi processi: è cioè determinata dai legami tra le componenti del territorio (geologia, morfologia, idrografia, clima, ecc.) e le componenti della sua organizzazione (popolamento, modi di utilizzazione del suolo, attività manifatturiere, vie di comunicazione, ecc.). Con uso e sign. estens. e più generico, ampia estensione della superficie terrestre e di altri pianeti e astri, o dello spazio: le r. settentrionali (dell’Europa), le r. centrali (dell’Asia); le r. lunari; le alte r. dell’atmosfera; le r. celesti o del cielo, le costellazioni delle r. boreali. 2. a. In sede politica e amministrativa, ognuno degli enti territoriali in cui può essere ripartito uno stato a ordinamento regionale, dotati, in base a leggi costituzionali e ordinarie, di autonomie amministrative più o meno ampie e anche di una limitata potestà legislativa propria: le r. italiane (in numero di 20 nell’attuale ordinamento, distinte in r. a statuto normale, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, e r. a statuto speciale, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna); la regione Lombardia, o Sardegna, ecc.; le funzioni della r.; il consiglio, la giunta, il presidente della regione. Per estens., l’amministrazione regionale e la sua sede: i dipendenti della r., un funzionario della r. Liguria; il palazzo della r. e andare, recarsi alla regione. b. Nell’organizzazione militare del territorio italiano, r. militare, ognuna delle sei grandi circoscrizioni in cui è suddiviso il territorio nazionale: comandata da un generale di corpo d’armata, ha compiti disciplinari, addestrativi, amministrativi e di mobilitazione; r. aerea, nell’organizzazione dell’aeronautica militare italiana, ognuna delle tre aree in cui è suddiviso il territorio nazionale: ha compiti di comando e di carattere logistico e tecnico-amministrativo. c. Ognuno dei rioni o quartieri in cui era divisa Roma antica, medievale e moderna: le r. di Roma imperiale, della Roma papale o pontificia. 3. a. In anatomia, ciascuna delle diverse zone in cui è suddiviso il corpo di un organismo mediante linee convenzionali e con criterî esclusivamente topografici: r. della nuca, r. ascellare, r. glutea, r. femorale, ecc. b. Nella terminologia di varie scienze e tecniche, tratto del diagramma di una funzione, o fase dello svolgimento di un fenomeno, corrispondente a una peculiare caratteristica (per es., r. di linearità, un tratto in cui il diagramma è lineare). c. In zoogeografia, ciascuna delle aree in cui sono divisi i regni, ognuna caratterizzata da particolari endemismi e associazioni faunistiche, a loro volta suddivise in sottoregioni, e denominate rispettivamente r. paleartica, r. neartica, r. neotropicale, r. etiopica, r. orientale e r. australiana. In fitogeografia, suddivisione dei regni floristici, delimitata sulla base di elementi floristici (specie endemiche, presenza tipica di certe famiglie e di generi esclusivi o quasi della regione), vegetazionali e dei fattori ecologici.