regno
régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto del territorio e dei cittadini metropolitani (non del territorio e dei cittadini che, pur essendo sottoposti alla sovranità dello stato, non sono parte integrante del territorio di esso o non sono cittadini optimo iure): il r. di Norvegia, di Danimarca, di Arabia; il r. di Svezia è sotto la sovranità dei Bernadotte; i r. di Francia e di Spagna furono spesso in guerra tra di loro. Assol., ant., Regno, quello di Napoli: Di fuor dal regno, quasi lungo ’l Verde (Dante). Regno Unito (traduz. dell’ingl. United Kingdom, sigla U. K.), denominazione ufficiale del regno che comprende Gran Bretagna e Irlanda, comunem. identificato con l’Inghilterra (che invece ne è solo una parte). b. L’autorità, la dignità e la carica di capo di uno stato monarchico: aspirare, tendere, ambire al r.; acquistare, ottenere, mantenere, perdere il r.; giungere, rinunciare, abdicare al r.; un cor che indocile Serve, pensando al r. (Manzoni). Con riferimento alla durata: sotto, durante il r. di Numa Pompilio; r. lungo, breve; all’inizio, alla fine del r.; al modo o alla fortuna del regnare: r. fausto, infausto, glorioso, fiorente. 2. estens. e fig. a. Il potere di una divinità e il luogo, il settore e il campo, in cui si estende: il r. di Nettuno, di Giove; il r. di Proserpina, l’Inferno; il r. dei celesti, l’Olimpo; Assai beato, o giovinetto, è il regno De’ celesti, ov’io riedo (Foscolo); il r. d’Amore, o l’amoroso r., nella mitologia classica; e, nella tradizione cristiana, il r. dei cieli o di Dio, interpretato come universalità dei cristiani o come vita ultraterrena in Dio e sua preparazione da parte della Chiesa; il r. celeste, santo, eterno, il Paradiso, a cui può contrapporsi il r. del male, delle tenebre, di Satana, l’Inferno, e talvolta anche il Purgatorio (E canterò di quel secondo regno Dove l’umano spirito si purga, Dante), onde la locuz. i tre r. dell’oltretomba. Più genericam., il r. della morte o dei morti, l’aldilà: Me ... Nudo accorrà, ma libero Il r. della morte (Parini). b. Ambiente, luogo o situazione, in cui domina qualcuno o qualcosa: la casa, si diceva un tempo, è il r. della donna; quando è nel suo laboratorio, si sente veramente nel suo r.; il mio r. è qui, in mezzo ai miei libri; la zona del porto, di notte, diventa il r. della malavita; con riferimento a situazioni naturali: la giungla è il r. delle belve feroci; a quell’altezza cominciava il r. delle nevi eterne, la regione dove la neve rimane sempre, anche d’estate; Felice te che il r. ampio de’ venti, Ippolito, a’ tuoi verdi anni correvi! (Foscolo). 3. a. Nella sistematica delle scienze naturali, nome delle grandi ripartizioni del mondo vivente e non vivente, che tradizionalmente sono considerate tre: r. minerale, r. vegetale e r. animale; attualmente però molti autori pongono i procarioti (batterî e alghe azzurre) in un regno separato, chiamato dei monèra (lat. scient. Monera, neutro pl.), e gli organismi unicellulari nel regno dei protisti. b. In zoogeografia, ciascuna delle tre grandi suddivisioni della terra, fatte in base alla distribuzione degli animali: Artogea, Neogea e Notogea (v. artogeico, neogea, e notogeico). c. Analogam., in fitogeografia, r. floristico, parte della superficie terrestre distinta da altre per la particolare diffusione e per la distribuzione geografica di certe formazioni vegetali, tenendo conto soprattutto delle cormofite; i regni floristici, che a loro volta sono suddivisi in regioni o dominî, sono sei: olartico, paleotropicale, neotropicale, capense, australiano e antartico, a cui talora si aggiunge, come settimo, il regno oceanico. 4. ant. Corona, diadema regale, o anche pontificale: questo r. in testa Quando era in soglio il gran Priamo avea (Caro). ◆ Dim. e spreg., rari e solo in senso proprio, regnétto, regnùccio, regnùcolo.