regolarita
regolarità s. f. [der. di regolare1]. – L’essere regolare, la condizione e la qualità di ciò che è regolare, nei varî sign. dell’aggettivo: tutto si è svolto con la massima r.; non si può mettere in dubbio la r. della votazione, dei risultati; per r. è bene che la domanda porti la firma dell’interessato; con riferimento alla proporzione, alla disposizione ordinata delle parti: la r. dei lineamenti; la r. delle strade cittadine; alberi disposti con r.; con riferimento al succedersi periodico di certi fatti: veniva a trovarmi con r.; le raccomando la r. nei pagamenti; con riferimento allo svolgersi di una funzione o di un movimento: r. del respiro, del polso; r. della marcia; nello sport, soprattutto nell’automobilismo, gara di r., gara che si svolge normalmente su strade ordinarie e in cui il concorrente è tenuto a osservare la massima uniformità di marcia possibile, mantenendosi a velocità non superiori a quelle consentite per la normale circolazione stradale. Nella tecnica, r. del funzionamento di una macchina; grado di r., il numero che esprime entro quali limiti percentuali varia il valore di una grandezza caratterizzante il funzionamento di un organo o di un apparecchio, definito come rapporto fra la velocità angolare media e lo scarto fra le velocità massima e minima (per es., grado di regolarità 200 significa che lo scarto di velocità è 1/200 della velocità media); nell’industria tessile, r. di un filato, il rapporto tra massa e lunghezza, ovvero della massa (o del peso) per unità di lunghezza: si ha r. assoluta (o r. limite) quando tale rapporto è costante lungo il filato. In matematica, r. di una funzione, l’essere regolare, e condizioni di r. di una funzione, condizioni a cui essa soddisfa per essere regolare; in geometria, r. di un poligono, di un poliedro, di un arco di curva.