regolatore
regolatóre agg. e s. m. (f. -trice) [der. di regolare2]. – Che regola, che ha la capacità, la funzione, lo scopo di regolare. Letter. o raro riferito a persone: un altro cappuccino, con un aspetto serio, e con un bastone in mano, come r. della comitiva (Manzoni); è com. invece, come agg. e più come sost., con riferimento a fattori concreti o astratti: esercitare, svolgere un’azione o una funzione regolatrice; principî morali e politici r. degli uomini (Beccaria). In partic.: 1. In urbanistica, piano r. (generale o particolareggiato), il piano dello sviluppo urbanistico e edilizio di una città o di una zona (v. piano2, n. 7 c). 2. Nella tecnica, dispositivo o organo che ha la funzione di far variare, in un determinato modo, una grandezza fisica (velocità di rotazione di un albero, pressione, portata di un fluido, ecc.), o il funzionamento di un apparecchio oppure lo svolgimento e il risultato di un’operazione: r. manuale o automatico (o autoregolatore); il meccanismo r. o il regolatore dell’orologio; r. di pressione, di portata, di temperatura, di umidità; r. di velocità delle macchine motrici a fluido, in meccanica, dispositivo che agisce sull’organo di immissione del fluido motore quando si verifica una variazione di velocità di un determinato valore (r. tachimetrico) oppure non appena comincia a variare la velocità (r. d’inerzia), basato, nel primo caso, sull’azione della forza centrifuga che allontana o avvicina masse rotanti a un albero verticale la cui velocità di rotazione è proporzionale a quella dell’albero motore, e, nel secondo caso, sugli spostamenti proporzionali all’accelerazione dell’albero motore subìti da un volano rispetto all’albero stesso; r. di tensione, r. di corrente, in elettrotecnica, dispositivi che consentono di variare entro limiti voluti la tensione applicata a un utilizzatore o, rispettivam., l’intensità della corrente che fluisce in un circuito; r. (positivo o negativo) dell’ordito e del tessuto, nell’industria tessile, organo del telaio che fa ruotare, a ogni inserzione di trama, il subbio d’ordito, per richiamare un nuovo tratto di catena, e il subbio del tessuto, per avvolgere il tratto di stoffa appena prodotto. 3. a. In genetica, geni regolatori, i geni che codificano le proteine di regolazione le quali, a loro volta, regolano l’azione di un altro gene. b. In fisiologia vegetale, regolatori delle piante, nome di diversi gruppi di composti organici (detti anche ormoni vegetali o fitormoni), prodotti dalle piante, attivi alle basse concentrazioni, che controllano e regolano l’accrescimento e altre funzioni in qualche punto dell’organismo lontano da quello in cui si sono formati; ai regolatori delle piante, che si comportano quindi come segnali o messaggeri chimici, appartengono, tra gli altri, le auxine e le gibberelline che sono utilizzate anche in agricoltura per stimolare nelle piante reazioni utili ai fini produttivi (accelerare la fioritura, ritardare o anticipare la caduta delle foglie, ecc.).