reiniettare
v. tr. Iniettare di nuovo. ◆ Non si limitavano a usare le stesse siringhe per fare economia; una volta estratto dal sangue ammassato il plasma, provvedevano a reiniettare indiscriminatamente il residuo nelle vene dei donatori. (Foglio, 12 luglio 2001, p. 3) • I medici hanno prelevato frammenti di muscolo dai pazienti, da questi hanno isolato le rare cellule staminali presenti in quei tessuti (entrano normalmente in azione quando c’è una lesione da riparare) che sono capaci di produrre la distrofina (la proteina mancante per il difetto genetico). Hanno quindi coltivato queste cellule in vitro per poi poterle reiniettare nei muscoli malati. I primi dati si avranno a fine dicembre. (Mario Pappagallo, Corriere della sera, 5 luglio 2004, p. 15) • In casi eccezionali, compare anche una «e» circolettata: significherebbe che [Eufemiano] Fuentes proponeva di prelevare e poi reiniettare sangue ai pazienti-calciatori. Un punto all’interno di un cerchio indica invece la somministrazione di Epo. (Alessandro Oppes, Repubblica, 8 dicembre 2006, p. 55, Sport).
Derivato dal v. tr. iniettare con l’aggiunta del prefisso re-.
Già attestato nel Corriere della sera del 20 gennaio 1998, Corriere Salute, pp. 17-20 (Riccarda Serri).