rene
rène s. m. [dal lat. ren renis; cfr. reni]. – 1. a. In anatomia, organo proprio dei vertebrati che secerne l’urina, assicurando l’eliminazione dall’organismo (attraverso un complesso meccanismo di filtrazione glomerulare e riassorbimento tubulare) di acqua e ioni salini e dei prodotti organici del catabolismo, svolgendo pertanto una funzione di primo piano nel mantenimento dell’omeostasi, spec. per quanto riguarda l’equilibrio idrosalino, e nell’allontanamento di sostanze in eccesso o dannose. Nell’uomo il rene è un organo pari, situato nella parete posteriore dell’addome, in posizione retroperitoneale, ai lati della colonna vertebrale in corrispondenza delle due vertebre toraciche e delle prime due o tre vertebre lombari; ha colore rosso bruno e forma di fagiolo; il margine concavo, rivolto medialmente, presenta nel suo terzo medio un’incisura, l’ilo del r., in corrispondenza della quale penetrano i vasi sanguiferi renali e si diparte il rispettivo uretere che convoglia l’urina alla vescica. In sezione il rene presenta una parte corticale, dove sono sparsi i numerosissimi glomeruli, sede di filtrazione del plasma, e una parte midollare formata da una serie di 8-12 formazioni a struttura striata e sezione conica (piramidi di Malpighi) che convogliano l’urina nella cavità interna del rene (pelvi renale o bacinetto). Appartiene al linguaggio fam. l’espressione essere debole di reni, soffrire di scarsa ritenzione urinaria. b. In anatomia comparata, r. definitivo, sinon. di metanefro (o metarene). 2. In medicina: a. R. mobile (o ptosi renale), anomalia di sede acquisita del rene che tende a subire notevoli spostamenti (in senso cranio-caudale nella stazione eretta); rene policistico, alterazione congenita ed ereditaria, di regola bilaterale, dovuta ad anomalie dello sviluppo pre- e postnatale del rene, che presenta cisti più o meno numerose e ampie, ripiene di materiale ora acquoso ora gelatinoso, colloideo o poltaceo; trapianto del r., v. trapianto. b. R. artificiale, apparecchio ideato per allontanare, con un processo di dialisi, le scorie azotate, soprattutto urea, dal sangue di soggetti con grave insufficienza renale: consta di un apparato atto a realizzare una circolazione extracorporea e di un dispositivo dializzatore formato da una serie di membrane semipermeabili. 3. In zoologia, rene di accumulo, negli invertebrati, gruppi di cellule, talvolta organizzate in veri e proprî organi, di varia origine e localizzazione, nel cui interno vengono accumulate sostanze di rifiuto dell’organismo.