repellere
repèllere v. tr. e intr. [dal lat. repellĕre «respingere», comp. di re- e pellĕre «urtare, respingere»] (io repèllo, tu repèlli, ecc.; part. pass. repulso e ripulso; come intr., aus. avere). – 1. tr., letter., raro. Respingere. È usato soltanto in alcune delle forme semplici (manca il pass. rem.), oltre che nel part. pass. e nei tempi composti: Fu repulso dal Re, ch’in grande stato Maritar disegnava la figliuola (Ariosto); il tempio ... ch’ella [Bologna] innalzò a memoria della tirannia domestica dei Visconti repulsa (Carducci). 2. intr. Ripugnare: quel tipo mi repelle. ◆ Part. pres. repellènte, anche come agg. e s. m. (v. la voce).