repressione
repressióne s. f. [dal lat. tardo repressio -onis, der. di reprimĕre «reprimere», part. pass. repressus]. – 1. L’azione e l’operazione di reprimere, il fatto di venire o di essere represso, e il modo stesso in cui vengono attuati: r. di un istinto, di un impulso improvviso, di un moto di collera; lottare per la r. della corruzione dilagante; la delinquenza minorile va affrontata con misure di prevenzione prima che di repressione. Nel diritto del lavoro, r. dell’attività antisindacale, procedura sommaria che può essere promossa da associazioni sindacali davanti al tribunale affinché con un suo decreto ordini la cessazione del comportamento del datore di lavoro ritenuto limitativo della libera attività sindacale o dell’esercizio del diritto di sciopero e ne rimuova i relativi effetti; contro il decreto del tribunale è ammessa opposizione davanti allo stesso e di conseguenza l’instaurazione di un regolare processo ordinario. 2. Usi e sign. particolari: a. Nel linguaggio polit., attività e azione violenta o intimidatoria attuata dal governo e dai centri di potere contro forze e movimenti rivoluzionarî e progressisti, o comunque di opposizione, di protesta e di contestazione: fare una politica di r.; denunciare la r. nelle fabbriche, nella scuola; una dura r., una feroce, una sanguinosa r. di rivolte, di moti insurrezionali, o popolari, sindacali; all’accusa di r. formulata dai gruppi di lotta armati, il governo ha replicato che non si tratta di r. ma di doverosa difesa dello stato democratico. b. Nel linguaggio milit., tiro di r., azione di fuoco violenta e concentrata sull’avversario che ha conquistato una posizione, per impedirgli di mantenervisi e dilagare. 3. In psicanalisi, processo volontario di inibizione di pensieri, affetti o comportamenti che sono consciamente ritenuti inopportuni, distinto quindi dalla rimozione, che è inconscia e per lo più provocata dall’angoscia. 4. In biologia, sinon. meno com. di inibizione. In biochimica, r. enzimatica, fenomeno di inibizione della sintesi enzimatica, osservato soprattutto nei batterî, determinato dalla presenza dei prodotti finali delle vie metaboliche in cui sono coinvolti gli enzimi stessi; apparentemente opposto all’induzione enzimatica, rappresenta con questa uno dei meccanismi fondamentali con cui la cellula batterica opera la sintesi proteica.