repulsione
repulsióne (o ripulsióne, meno com. nell’uso scient. e tecn.) s. f. [dal lat. tardo repulsio -onis, der. di repulsus, part. pass. di repellĕre «respingere»]. – 1. Reazione, fisica o morale, di profonda e spontanea avversione a persone o cose (ha quindi sign. affine a ripugnanza): quell’individuo suscita un’istintiva r.; questo spettacolo osceno mi dà r.; avere, sentire, provare repulsione o ripulsione (per qualcuno o per qualcosa). 2. a. In fisica, l’azione che si manifesta tra due o più corpi a causa di forze repulsive, ossia di forze che tendono ad allontanare i corpi l’uno dall’altro: r. fra cariche elettriche o poli magnetici omonimi. b. In elettrotecnica, motore a r., motore elettrico a corrente alternata monofase del tipo a commutazione, di interesse oggi soltanto storico, così denominato perché la coppia motrice è determinata, in virtù di particolari accorgimenti, dalla repulsione tra i poli dello statore e quelli del rotore. c. Nella tecnica ferroviaria, organi di r., i respingenti.