resa
résa s. f. [der. di rendere, part. pass. reso]. – 1. L’azione, il fatto di arrendersi, come cessazione di ogni resistenza di fronte al nemico: intimare, accettare la r.; le condizioni della r. (r. a condizioni, r. incondizionata o a discrezione; r. con onore delle armi); obbligare alla r., anche in senso fig., di chi vince in qualche occasione la resistenza di altri imponendogli la propria volontà. 2. L’atto e il fatto di rendere, di restituire, cosa avuta in consegna o comunque sia dovuta ad altri. In partic.: a. Restituzione all’editore da parte del giornalaio o del libraio delle copie non vendute di un giornale o di un libro perché il valore di esse venga detratto dal conto: r. dell’invenduto o semplicem. resa; anche come sinon. di invenduto, per indicare l’insieme delle copie non vendute: la r. è stata abbondante. b. Nei trasporti ferroviarî, la riconsegna nel luogo di destinazione, al destinatario o a suo legittimo rappresentante, delle cose trasportate; termine di r., il tempo massimo entro il quale deve avvenire tale consegna, diversamente calcolato secondo che si tratti di spedizione a grande o a piccola velocità, o di servizî cumulativi. Nel campo dei trasporti marittimi, r. di bordo, la quantità di merce sbarcata da una nave nel porto di destinazione; r. comune, la quantità, accertata allo sbarco, di un carico di merce comune a più ricevitori o per il quale non sia stata possibile nelle stive una sicura e netta separazione delle singole partite; r. proporzionale, la quota parte, determinata in proporzione alla quantità indicata nella relativa polizza di carico, di un carico di merce comune a più ricevitori o nel quale sia avvenuta commistione tra più partite durante il trasporto; certificato di resa, quello che attesta la quantità di merce realmente ricevuta a destinazione (o sbarco), rilasciato da fiduciarî (società di sorveglianza, ecc.) dello speditore. c. Nel linguaggio amministr., la r. dei conti, rendiconto di spese fatte per conto di altri; in senso fig., il rendere conto del proprio operato: lo aspetto alla r. dei conti; alla r. dei conti si vedrà chi aveva ragione (v. anche redde rationem). 3. L’utile economico, la prestazione o il servizio, che una cosa dà o fornisce: la r. di un materiale, di un prodotto; è un combustibile che dà un’ottima r., una r. bassa; la r. di una macchina. In partic.: a. In chimica, r. di un processo chimico (talvolta anche detta rendimento della reazione chimica corrispondente), il rapporto percentuale tra la quantità di prodotto effettivamente ottenuta nel processo e la quantità teorica calcolata nell’ipotesi di completa trasformazione dei reagenti. b. Nell’industria tessile, la percentuale di fibra naturale utilizzabile che rimane dopo avere sottoposto un certo quantitativo di materia prima ad alcune operazioni preliminari (lavatura a fondo per la lana, apertura e battitura per il cotone, ecc.), intese a eliminare ogni genere di impurezze. c. In agraria, resa o rendimento (quantitativo) di una coltura, il risultato di una relazione tra la produttività e la resistenza alle avversità ambientali, ossia tra la capacità di una pianta di utilizzare al massimo le disponibilità ambientali, e quindi di dare un prodotto notevole in condizioni favorevoli, e l’attitudine a svilupparsi anche in condizioni fisiche e biologiche poco favorevoli. Si esprime, in pratica, in quintali per ettaro, o anche in rapporto alla quantità della semente impiegata.