resistore
resistóre s. m. [dall’ingl. resistor, der. del lat. resistĕre «resistere»]. – In elettrotecnica, elemento circuitale (precisamente, un bipolo) destinato a offrire una resistenza elettrica di valore noto al passaggio della corrente; è anche detto, non propriam., resistenza, che invece è la grandezza elettrica che caratterizza un resistore: in effetti, quest’ultimo può essere qualificato come un bipolo in cui la resistenza è nettamente prevalente, almeno nel campo di frequenze cui esplicitamente o implicitamente ci si riferisce, sulla reattanza. Dal punto di vista costruttivo si distinguono: r. a impasto, in cui l’elemento resistivo è costituito da una miscela omogenea di polveri conduttrici (carbone, grafite) e polveri di materiale isolante in proporzioni diverse a seconda del valore della resistenza che si intende ottenere; r. a strato, in cui l’elemento resistivo è costituito da un sottile strato di materiale conduttore depositato su un supporto cilindrico isolante; r. a filo (usati quando occorre dissipare potenze elettriche più elevate), in cui l’elemento resistivo è costituito da un filo metallico avvolto su un tubetto di ceramica o vetro. I resistori usati per produrre calore per effetto Joule al fine di riscaldare fluidi, materie plastiche, ambienti, ecc., sono chiamati più propriam. riscaldatori.