retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r., corrispondente all’Alto Adige, al Tirolo, a parte della Baviera e ai Grigioni odierni; le spedizioni di Augusto contro le tribù r.; la civiltà, la cultura r.; la lingua r., o come s. m. il retico, la lingua, di tipo probabilmente illirico con forti influssi etruschi, degli antichi Reti, documentata da alcune iscrizioni di incerta interpretazione, redatte in un alfabeto di origine etrusca, trovate nelle zone dell’alto corso dell’Adige e del lago di Costanza. 2. a. In geografia fisica, Alpi Retiche, sezione delle Alpi Centrali limitata a sud dalla Valtellina e culminante a est con il gruppo del Bernina: si estende all’Italia, alla Svizzera e all’Austria, con un punto di confine politico comune situato a ovest del passo di Resia, tra le valli dell’Adige e dell’Inn. b. In geologia, il piano più elevato del periodo triassico di facies alpina, anche detto reziano, ben rappresentato per l’Italia in Lombardia, Piemonte, Liguria, Alpi Apuane e Appennino centrale; caratteristici, nei suoi terreni, strati (denominati con il termine ingl. bonebed «strato di ossa») di resti di pesci, e resti fossilizzati dei primi mammiferi e delle prime belemniti. Trasgressione r., l’invasione marina di parte dell’Europa nord-occidentale, avvenuta appunto alla fine del periodo triassico.