retro
rètro avv. e s. m., invar. [dal lat. retro «dietro, indietro»]. – 1. avv. poet. Dietro, indietro: Poi dentro al foco innanzi mi si mise, Pregando Stazio che venisse retro (Dante); più spesso preceduto da di e a (v. diretro e arretrare): Si rivolgea ciascun, voltando a retro (Dante); L’asta schivò, che sibilante e lunga Andò di retro a conficcarsi in terra (V. Monti). Scritto su un foglio, vedi retro, invito a guardare la parte posteriore del foglio; seguito da a e di per formare prep. composte: mi ristrinsi retro Al duca mio (Dante). 2. s. m. a. La parte posteriore: il r. dell’armadio; andare sul retro; anche, abbrev. di retrobottega. b. La faccia posteriore (contrario di recto) di un foglio, di una moneta, ecc. (più com. verso): nel r. della medaglia.