retrocedere
retrocèdere v. intr. e tr. [dal lat. retrocedĕre, comp. di retro- e cedĕre «andare, camminare»] (pass. rem. io retrocèssi [anche retrocedéi o retrocedètti], tu retrocedésti, ecc.; part. pass. retrocèsso). – 1. intr. (aus. essere) Indietreggiare, tornare indietro: il nemico, per evitare l’accerchiamento, è retrocesso di alcuni chilometri; il pesante furgone, a metà della salita, si fermò, poi cominciò a r. lentamente. 2. tr. a. Nell’uso militare, r. qualcuno nel grado, o assol. retrocederlo, farlo tornare indietro nel grado, per punizione (v. retrocessione, n. 2 a): per il suo atto di indisciplina il caporale maggiore sarà retrocesso a caporale. Per estens., nel linguaggio sportivo: la squadra fu retrocessa dalla serie A alla (anche in) serie B. b. Nell’uso legale, cedere, restituire una cosa a chi prima l’aveva trasferita (v. retrocessione, n. 2 c). c. Nel linguaggio banc. o comm., abbonare, bonificare; anche, impropriam., rendere un cliente partecipe dell’utile conseguito per determinate operazioni.