retrocessione
retrocessióne s. f. [dal lat. tardo retrocessio -onis, der. di retrocedĕre «retrocedere»]. – 1. L’azione, il fatto di retrocedere, nel sign. proprio dell’uso intr. del verbo: dispositivi di sicurezza che impediscono la r. del locomotore; ordinare la r. dello schieramento difensivo. 2. L’azione di retrocedere, il fatto di venir retrocesso, nei sign. dell’uso trans. del verbo: a. Ritorno di un militare al grado inferiore della gerarchia. È una punizione disciplinare che viene inflitta ai soli graduati di truppa per gravi mancanze, e non va confusa con la degradazione che è invece una pena accessoria, infamante, di altre pene inflitte al militare di ogni grado e che comporta, oltre che la perdita del grado, anche quella della qualità di militare. b. Nello sport, il passaggio di una squadra, di calcio o d’altro, da una serie superiore a una inferiore (per es. dalla serie A alla B), alla fine del campionato, in base alla classifica o per gravi motivi disciplinari. c. In diritto, restituzione di una cosa al soggetto che l’aveva precedentemente trasferita: avviene in esecuzione di apposita convenzione e ha l’effetto di neutralizzare il precedente atto e restituire le parti nella situazione in cui si trovavano prima dell’atto. Nel diritto amministrativo, il diritto, per un soggetto che abbia subìto un esproprio per pubblica utilità, di tornare in possesso del proprio bene qualora questo non sia stato utilizzato per il fine per cui era stato espropriato.