retroterra
retrotèrra s. m. [comp. di retro- e terra], invar. – 1. Termine, più com. di entroterra (che traduce il ted. Hinterland), con cui si indica, rispetto a un porto o settore costiero marittimo o fluviale, la zona di territorio che in senso economico e anche politico gravita verso quel porto o settore, al quale convergono le linee di traffico interne: il r. di Trieste, della Liguria. In usi fig. (in cui concorre il termine ingl. background), la situazione che sta alle spalle di una persona o di un gruppo, il complesso delle esperienze precedenti, e sim.: il r. culturale di uno scrittore, il r. ambientale di un individuo, il r. sociale di un movimento politico. 2. In geologia strutturale, la regione (chiamata anche retropaese) retrostante a un orogene rispetto alla vergenza delle sue strutture: è sede spesso di un intenso vulcanismo tardo e post-orogenico, in connessione con i grandi sistemi di fratture disgiuntive che vi si impostano quando viene a cessare la spinta orogenetica vera e propria.