rettore
rettóre s. m. (f. rettrice) [dal lat. rector -oris, propr. «guidatore», der. di regĕre «guidare, reggere», part. pass. rectus]. – 1. Chi regge, chi governa; nell’uso letter., anche fig.: rettor del cielo (Petrarca), Dio; l’alta rettrice (Parini), la ragione. Con valore di attributo, in zoologia, nell’espressione penne rettrici, le penne della coda degli uccelli, dette più comunem. timoniere. 2. Grado e titolo di funzionarî che esercitavano, dall’ultima età classica sino all’età rinascimentale, e in alcuni stati fino all’Ottocento, alte funzioni governative, giudiziarie e amministrative. Come denominazione e titolo attuale: a. R. dell’università, e assol. rettore (tradizionalmente Magnifico Rettore), il più alto responsabile di un’università, che ne dirige l’attività amministrativa, didattica e scientifica: è eletto da tutti i professori di ruolo, e dai rappresentanti dei ricercatori, tra i professori ordinarî e straordinarî (cioè della fascia A o 1a fascia); rappresenta l’università anche come persona giuridica. Il titolo di rettore esisteva già, in Europa, per le più antiche università medievali. b. Il funzionario che dirige un convitto nazionale. c. Nell’ordinamento ecclesiastico, r. della chiesa, il sacerdote che presiede all’officiatura di una chiesa che non sia cattedrale, né capitolare, né parrocchiale; r. del seminario, il superiore che presiede all’andamento generale di un seminario.