reversale
agg. e s. f. (ant. m.) [der. del lat. reversus, part. pass. di reverti «ritornare», entrato nel lat. diplomatico mod. nella locuz. reversales litterae, da cui il fr. lettres réversales (a. 1594) e l’uso sostantivato nelle varie lingue europee]. – 1. agg. Note r., note diplomatiche, previamente concordate tra l’agente diplomatico e il ministro degli Affari esteri dello stato presso il quale l’agente stesso è accreditato e contemporaneamente tra essi scambiate: possono tendere a regolare questioni secondarie di un più vasto negoziato o accordo, a disciplinare reciproche concessioni, o a contenere l’impegno di non contravvenire a obblighi assunti o a consuetudini vigenti, e di non modificare diritti e prerogative in materia di cerimoniale. 2. s. f. Reversale d’incasso, l’ordine scritto – emesso da un ufficio amministrativo di un’azienda sul tesoriere, sul cassiere o sull’esattore – di riscuotere dalla persona in esso indicata una determinata somma alla sua scadenza: il documento è in uso nelle aziende pubbliche per la riscossione delle entrate ordinarie variabili e per quelle straordinarie. Nei trasporti ferroviarî, è detta reversale ferroviaria quella parte della lettera di vettura che viene restituita dall’amministrazione ferroviaria al mittente, dopo che quest’ultimo ha eseguito la consegna di ciò che deve essere trasportato alla stazione di partenza (v. anche duplicato).