revisionismo
reviṡionismo s. m. [der. di revisione]. – 1. Nella politica internazionale, qualsiasi atteggiamento o attività di stati, gruppi o partiti, tendente a «rivedere», cioè a modificare, l’assetto stabilito dai trattati, soprattutto di pace e di alleanza: il r. tedesco del periodo successivo alla prima guerra mondiale. 2. Tendenza ad attuare, all’interno di un partito, una revisione delle basi ideologiche e delle linee d’azione politica: r. moderato, involutivo; accusare un partito, un dirigente, di revisionismo. Il termine è stato usato con particolari riferimenti storico-politici e con proprie connotazioni in relazione alla politica dei partiti comunisti sia dell’Unione Sovietica sia di altri stati dell’Europa orientale. 3. In storiografia, tendenza a modificare interpretazioni storiche ormai consolidate, spec. sulla base di ricerche volte a riconsiderare particolari aspetti dei fenomeni che ne costituiscono l’oggetto: il r. storico; tale tendenza si è sviluppata, soprattutto negli anni più recenti, con riferimento a importanti movimenti e avvenimenti politici della storia moderna, quali la rivoluzione francese del 1789, il fascismo, il nazismo, la Resistenza, ecc.