riapertura
s. f. [der. di riaprire, secondo il sost. apertura]. – 1. Il fatto di riaprire o di riaprirsi, di venire riaperto: r. di una strada interrotta, di un valico bloccato dalla neve; la r. di una fenditura del terreno; r. di una piaga. 2. Il momento in cui un luogo, un ufficio, un istituto si riapre al pubblico o riprende in ogni modo la sua attività: la r. delle scuole, dei giardini pubblici, della Camera dei deputati, del teatro. Più genericam., ripresa di un’attività, nuovo inizio di qualche cosa che era stata interrotta o dichiarata chiusa: la r. dell’anno scolastico, della stagione teatrale, della stagione di caccia; la r. della discussione, della seduta, delle iscrizioni; r. di un negozio, chiuso per fallimento, per ferie, per restauri, o per altra ragione; riapertura delle indagini preliminari, prosecuzione dell’azione penale in caso di scoperta di nuovi elementi di prova dopo il decreto di archiviazione o la sentenza di non luogo a procedere; r. dell’istruzione penale, ripresa del procedimento penale che si può avere quando, dopo una sentenza istruttoria di proscioglimento, emergano nuove prove a carico dell’imputato prosciolto e non intervenga una causa di estinzione del reato. In alcune locuz. marin. indica la ripresa della libera attività dopo un periodo di limitazioni: r. della navigazione, quella che si ha nei mari artici al sopravvenire della buona stagione; r. della pesca, quella che si ha nelle zone pescose all’avvicinarsi dell’epoca delle migrazioni dei pesci; r. dei traffici, dopo la cessazione del blocco o delle ostilità, in determinate zone coinvolte in azioni belliche.