riassumere
riassùmere v. tr. [comp. di ri- e assumere] (coniug. come assumere). – 1. a. Assumere di nuovo, riprendere: r. la carica, la funzione, l’ufficio, l’incarico; r. il potere; r. il grado; rimasta vedova, riassunse il solo cognome da ragazza. Nel diritto, r. una causa, r. un processo, v. riassunzione. b. Accogliere nuovamente in un impiego, in un lavoro: la ditta lo ha riassunto come magazziniere; hanno riassunto una parte degli operai licenziati; r. in ruolo, in servizio. 2. Di discorsi e scritti, o anche di spettacoli, condensarne il contenuto in un minore numero di parole, limitandosi a esporne i punti essenziali, o la trama: r. un canto della «Divina Commedia», un capitolo dei «Promessi Sposi»; r. un film, la trama di una commedia; non è facile r. una storia così ingarbugliata; concludendo, riassumerò i concetti fondamentali della mia conferenza; anche: r. il pensiero di un filosofo, r. una teoria; di fatti, attività, manifestazioni, esporli in modo essenziale e succinto: r. gli avvenimenti degli ultimi mesi, lo svolgimento di una seduta parlamentare, le fasi di una gara sportiva. Con riguardo al modo: r. brevemente, concisamente, con chiarezza, con efficacia; r. in poche parole; r. in una tavola, in un quadro, in un prospetto. ◆ Part. pass. riassunto, con i varî sign. del verbo: gli impiegati riassunti temporaneamente in servizio; fatti riassunti in breve. Per l’uso come s. m., v. riassunto.