riattaccare [der. di attaccare, col pref. ri-] (io riattacco, tu riattacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [attaccare di nuovo: r. il quadro alla parete; r. un francobollo] ≈ (non com.) riappiccare, (fam.) riappiccicare, [riferito a un oggetto in frantumi] (non com.) ricommettere, [riferito a un bottone e sim.] ricucire, [con la colla] rincollare. ↔ riscollare, ristaccare. b. [interrompere la comunicazione telefonica, in genere rimettendo a posto la cornetta, anche assol.: ha riattaccato (il telefono)] ≈ riagganciare, riappendere, (fam.) mettere giù. 2. [fare un nuovo attacco: il nemico ha riattaccato le nostre postazioni] ≈ riaggredire, [spec. con uso assol.] ritornare all'attacco. 3. (fam.) [iniziare di nuovo a fare qualcosa, seguito da infinito introdotto dalla prep. a o assol.: r. a lavorare; già riattacchi?] ≈ ricominciare, riprendere. ↔ smettere, staccare. ■ riattaccarsi v. intr. pron. [attaccarsi di nuovo: quest'adesivo non si riattacca più] ≈ (fam.) riappiccicarsi. ↔ riscollarsi, ristaccarsi.