ribattere /ri'bat:ere/ [der. di battere, col pref. ri-]. - ■ v. tr. 1. a. [battere di nuovo o ripetutamente: r. la testa; r. sul chiodo] ≈ ripicchiare. b. [in dattilografia e in videoscrittura, scrivere di nuovo: r. l'articolo per il giornale] ≈ ridigitare. ‖ ricopiare, riscrivere. c. (mus.) [eseguire di nuovo una nota battendo sul relativo tasto] ≈ ripetere. d. [torcere o schiacciare la punta di un chiodo, di un perno e sim.] ≈ ribadire. 2. (estens.) a. [opporsi con successo a qualcosa: r. il colpo dell'avversario] ≈ respingere, rintuzzare. ↔ accusare, incassare, ricevere. b. [colpire rimandando indietro: r. la palla dell'avversario] ≈ respingere. 3. (fig.) a. [difendersi con argomentazioni e confutazioni: r. un'accusa] ≈ confutare, contraddire, (lett.) oppugnare, respingere, smentire. ↔ avvalorare, comprovare, confermare, convalidare. b. [assol., intervenire nel discorso opponendo argomenti diversi od opposti: smettila di r. sempre!] ≈ contraddire, controbattere, obiettare, replicare, rimbeccare, rispondere. ‖ eccepire, puntualizzare. 4. (bibl.) [piegare parte della coperta al di sotto dell'asse o quadrante] ≈ rimboccare. ■ v. intr. (aus. avere) [richiamare con insistenza lo stesso argomento, con la prep. su o assol.: r. sempre sul medesimo punto; batti e ribatti, alla fine l'ha spuntata] ≈ insistere, persistere, ritornare. ↔ cedere, desistere (da), [spec. con uso assol.] (fam.) mollare.