ribilanciamento
s. m. Il riportare in equilibrio. ◆ «Questo intervento – spiega [Riccardo] Ruggiero [direttore generale di Telecom] – compenserà a totale vantaggio della clientela il già programmato adeguamento dell’abbonamento alla rete telefonica generale disposto a seguito della delibera di ribilanciamento tariffario varata dalla Commissione europea nel ’99». (Gian Carlo Fossi, Stampa, 21 maggio 2002, p. 19, Economia) • L’Amministrazione non ha favorito la formazione di risparmio interno al fine di ridurre la necessità di massicci afflussi di capitali (4 miliardi di dollari al giorno) dall’estero. Né si è curata di aumentare la competitività degli Stati Uniti lasciando, ad esempio, che sulle imprese gravasse il crescente fardello della spesa sanitaria e pensionistica. Ha vissuto alla giornata, sempre sperando in un impossibile ribilanciamento dei conti con l’estero, nonostante i crescenti segni di nervosismo da parte delle autorità monetarie degli altri Paesi, oggi più che mai infastidite dallo sgradevole compito di continuare ad acquistare dollari, senza che vi fosse un programma finalizzato a porre fine a questa anomalia. (Francesco Arcucci, Repubblica, 8 ottobre 2007, Affari & Finanza, p. 22) • Sul fronte dei costi, anche per i fondi quotati resi famosi proprio dalle commissioni stracciate rispetto a quelle delle casse comuni, si osserva una progressiva lievitazione legata soprattutto all’arrivo di strumenti che replicano Borse esotiche. Spiega Nicco Ferrarini di iShares (Barclays): «La commissione di gestione copre il lavoro di ribilanciamento periodico dell’Etf per adeguarlo all’indice di riferimento e dipende dalla complessità del paniere». (Patrizia Puliafito, Corriere della sera, 21 aprile 2008, Corriere Economia, p. 28).
Derivato dal s. m. bilanciamento con l’aggiunta del prefisso ri-.
Già attestato nella Stampa del 16 febbraio 1995, p. 26, Economia (A. Vig.).