ributtare [der. di buttare, col pref. ri-]. - ■ v. tr. 1. [buttare di nuovo: raccolse il giocattolo e poi lo ributtò a terra] ≈ rigettare. ↔ riprendere. 2. a. (bot.) [assol., di piante e sim., mettere fuori i germogli, le gemme: il pesco quest'anno non ha ancora ributtato] ≈ buttare, germogliare, ricacciare, rigettare. b. [assol., di ferite, piaghe, ascessi e sim., tirar fuori un liquido: r. pus] ≈ emettere, produrre, rigettare, secernere. 3. a. [buttare fuori quel che s'era messo dentro: il mare ributtò dopo due giorni il corpo del naufrago] ≈ espellere, rigettare. ↔ custodire, trattenere. b. (estens.) [espellere tramite il vomito il cibo assunto: ha fatto indigestione e ha ributtato tutta la notte] ≈ (fam.) dare di stomaco, (lett.) recere, (eufem.) restituire, (eufem.) rigettare, rimettere, rovesciare, Ⓣ (fisiol.) vomitare. 4. (estens.) [respingere energicamente: r. i nemici oltre la trincea] ≈ [→ RICACCIARE (1. b)]. ■ v. intr. (aus. avere), non com. 1. [provocare un senso di avversione, spesso con un dativo di persona, anche assol.: la sua bruttezza mi ributta] ≈ (fam.) fare schifo (o ribrezzo), repellere, ripugnare, (fam.) schifare. ‖ agghiacciare, raccapricciare. ↔ piacere. ‖ affascinare, attrarre, fascinare. 2. [provocare un senso di disgusto: l'odore di questo minestrone mi ributta] ≈ disgustare, nauseare, rivoltare, stomacare. ↔ allettare, deliziare. ↓ piacere. ■ ributtarsi v. rifl. [buttarsi di nuovo, spec. con le prep. a, in: r. in (o a) mare] ≈ rigettarsi, rituffarsi.