ributto s. m. [der. di ributtare], non com. - [persona non considerata degna di stima e perciò tenuta lontana da tutti: figlio di cani, r. d'ogni civiltà! (L. Pirandello)] ≈ feccia, (volg.) merda, rifiuto, scarto.
ributto
s. m. [der. di ributtare], non com. – L’atto di ributtare (nelle varie accezioni del verbo), e anche, in qualche accezione, la cosa stessa che è ributtata; fig., rifiuto: figli di cani, ributto d’ogni civiltà! (Pirandello).
ributtare
v. tr. [comp. di ri- e buttare]. – 1. a. Buttare di nuovo, nei varî sign. del verbo semplice: raccolse il giocattolo, e poi lo ributtò a terra; nel rifl.: hai ancora bisogno di riposo, ribùttati a letto; si ributtò nel fiume per...