ricavo1
ricavo1 s. m. [der. di ricavare]. – 1. raro. L’operazione, il lavoro di ricavare, cioè di cavare fuori, estrarre o trarre: luogo di r. (di terra, pietre, ecc.). 2. Somma di denaro che si ricava dalla vendita o rivendita di un prodotto, da una prestazione o da altre attività economiche. In partic.: a. In economia, ogni acquisizione di ricchezza numeraria ottenuta dallo scambio di beni o servizî e considerata come reintegrazione, totale o parziale, dei costi sostenuti per la loro produzione (r. lordo), o il valore della ricchezza acquisita depurato di tutte le spese sostenute e di tutti gli abbuoni o le riduzioni concessi alla controparte (r. netto). Si distingue il r. totale (ottenuto dal prezzo unitario moltiplicato per la quantità venduta) dal r. medio (risultante dalla divisione del precedente per il numero delle unità vendute) e dal r. marginale (incremento positivo o negativo del ricavo totale in funzione di un aumento infinitesimo della quantità venduta). Dalla differenza tra ricavo totale e costo totale dipende il beneficio del produttore. b. Nel linguaggio bancario, netto r., il valore di una cambiale scontata o incassata per conto altrui, o quello risultante dalla negoziazione di titoli e di cambî dopo detratte le competenze e spese bancarie; conto di netto r., documento che il commissionario rimette al committente per renderlo edotto dei ricavi delle vendite eseguite per suo ordine e conto, delle spese inerenti sostenute e dei compensi a lui spettanti; per la distinta di netto r., v. distinta.