riccio2
rìccio2 s. m. [per traslato da riccio3]. – 1. Ciocca di capelli ricci (o arricciati): r. naturali, finti; r. biondi, bruni, castani; un r. le scendeva sulla fronte; una testa piena di ricci; ogni r. un capriccio, modo prov. che si suole ripetere a proposito di donna capricciosa (anche se non abbia i capelli ricci). 2. estens. Oggetto o elemento di forma simile a quella di un ricciolo di capelli, cioè avvolto o attorto su sé stesso ad anello o a spirale: ricci di burro, ricavati con uno speciale attrezzo per essere serviti in tavola; ricci del legno, i trucioli prodotti dalla piallatura; ricci della grattugia, i rialzi intorno ai buchi. In partic.: a. Negli strumenti ad arco, la parte superiore del manico, detto anche chiocciola, dalla caratteristica forma a spirale, talvolta finemente intagliata. b. In architettura e decorazione, sinon. generico di voluta, spirale, cartoccio. c. Anello di filo che, nella tessitura, non viene teso ma emerge dal fondo della stoffa (per es., nel broccato, il cui disegno è formato appunto di ricci o brocchi, nel velluto riccio, ecc.): una coperta di broccato riccio sovra riccio tutto frastagliato e sparso di bellissimi ricami e fregi (Bandello). d. Al plur., ricci, altro nome, meno com., delle barbe della carta a mano (v. barba1, n. 2 f); anche, le disuguaglianze che si notano nei margini, dopo che siano state tagliate le piegature dei fogli, in un libro originariamente intonso. e. Punto r., punto di ricamo di antichissima origine, che consiste in un punto erba, a ogni punto del quale si passa sopra un giro di filo a guisa di sopraggitto. f. Confetto, bianco o colorato, con superficie rugosa ottenuta facendovi gocciolare sopra una soluzione concentrata di zucchero. g. Riccio di dama, altro nome della pianta Lilium martagon, detta comunem. martagone. h. L’ansa libera che si forma nella pellicola nelle macchine da ripresa e da proiezione cinematografiche, quando si passa dal movimento continuo a quello intermittente e viceversa. ◆ Dim. riccétto, piccolo riccio di capelli.