riccio3
rìccio3 s. m. [lat. erīcius, der. di er eris che aveva i sign. 1 a e 3 a; gli altri si sono formati in italiano, per somiglianza d’aspetto col mammifero dai caratteristici aculei]. – 1. a. Nome delle varie specie di mammiferi insettivori della famiglia erinaceidi, diffusi in Africa, Asia e Europa: hanno corpo compatto, coda corta di 2 o 3 cm, arti brevi e muso appuntito; il dorso e i fianchi sono rivestiti di aculei appuntiti, e particolari muscoli sottocutanei permettono all’animale di appallottolarsi e rizzare gli aculei a scopo difensivo. In Europa sono diffuse tre specie, tra le quali la più comune è Erinaceus europaeus, presente anche in Italia. b. R. di mare (anche, assol., riccio, quando non ci sia possibilità di equivoco), nome con cui si indicano comunem. varie specie di echinodermi della classe echinoidei. 2. In botanica, nome comune della cupola del castagno ricoperta di aculei, che si apre di solito in quattro valve quando i frutti sono maturi. 3. a. Nella tecnica militare antica, ordigno costituito da una grossa trave e da un’ampia tavola, irte di punte di ferro, che si collocava attraverso la breccia per ostacolare il passo all’attaccante. b. Nell’industria tessile, cilindro cavo di bronzo con numerosissimi aghi di acciaio sulla superficie esterna, usato in alcune macchine (prefilatoi, stiratoi, ecc.) per la pettinatura delle fibre. c. Nome con cui furono chiamati i battaglioni dei primi picchieri, per le lunghissime picche tenute in tutte le direzioni come gli aculei d’un riccio. TAV.