recare
v. tr. [dal got. rikan] (io rèco, tu rèchi, ecc.). – 1. a. Portare; raro in senso generico: O tu che ne la fortunata valle ... Recasti già mille leon per preda (Dante); scaricate le molte pietre [...] a amar lui (Boccaccio). c. Tradurre: Tradutto poi in arabica e ’n caldea Poi fu recato in lingua sorïana (Pulci); l’Eneide recata in versi italiani da A. Caro. 4. letter., non com. Attribuire: Voi che vivete ogne cagion recate Pur suso al Cielo ...
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riprendere
riprèndere v. tr. [lat. repre(he)ndĕre, comp. di re- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. Prendere di nuovo, prendere un’altra volta; spec. in quei sign. del verbo prendere [...] da un modello: la lingua italiana ha ripreso molte parole dal francese; Virgilio ha ripreso diversi episodî dell’«Eneide» da Omero. c. Ritrarre, soprattutto fotograficamente: il fotografo riprese gli sposi all’uscita dalla chiesa; essere ripreso bene ...
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parce sepulto
locuz. lat. (propr. «perdona a chi è sepolto»). – Espressione che nell’Eneide di Virgilio (III, 41) lo spirito di Polidoro rivolge a Enea; è spesso ripetuta per invitare a non parlar male [...] dei defunti, anche se hanno avuto delle colpe, e talora in senso estens. (e per lo più scherz.), riferita a chi è già stato punito dalla sorte o non ha più comunque la capacità di nuocere ...
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astro-pilota
s. m. e f. Pilota spaziale, astronauta. ◆ [tit.] [Roberto] Vittori torna in orbita da astro-pilota e cavia / Partita nella notte per la Iss [Stazione spaziale internazionale] la missione [...] europea «Eneide» (Gazzettino, 15 aprile 2005, p. 6).
Composto dal confisso astro- aggiunto al s. m. e f. pilota. ...
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epos
èpos s. m. [dal lat. epos, gr. ἔπος «parola, verso esametro»; al plur. ἔπη «canto epico»] (usato solo al sing.). – 1. Poema epico: l’e. di Omero, di Virgilio; anche con riferimento al carattere, [...] all’ispirazione e all’espressione particolare di un poeta o poema epico: l’e. umano di Virgilio (o dell’Eneide). 2. L’insieme delle leggende e dei poemi epici di un popolo: l’e. germanico, l’e. cavalleresco. 3. Meno com., materia, impresa degna di ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, [...] cento c.; il primo c. dell’Orlando Furioso, della Gerusalemme Liberata (dei poemi classici più com. libri: i dodici libri dell’Eneide). 3. ant. Il cantino del violino e di altri strumenti a corda: quella corda del violino, che dicesi il canto (Redi ...
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timeo Danaos et dona ferentes
〈tìmeo Dànaos ...〉 (lat. «temo i Danai [= i Greci], anche quando recano doni»). – Parole che Virgilio (Eneide II, 49) fa pronunciare a Laocoonte, quando vuol dissuadere [...] i Troiani dall’accogliere nella città il cavallo di legno lasciato dai Greci. Si ripete, talvolta in tono scherzoso, per esprimere diffidenza verso chi non si reputa amico, e che fa offerte e proteste ...
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edizione
edizióne s. f. [dal lat. editio -onis, der. di edĕre «dar fuori, pubblicare»; v. edito]. – 1. a. Pubblicazione di un’opera a stampa: prima, seconda, sesta e.; e. postuma, stampata alla macchia; [...] ’autore. b. Ciascuno degli esemplari di un’opera pubblicata in luogo e tempo determinato: posseggo un’e. aldina dell’Eneide; ho parecchie e. dell’Orlando Furioso. 4. Nel linguaggio giur. (con riferimento al significato etimologico del lat. edĕre «dar ...
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(lat. Æenēis -eĭdos) Poema epico di Virgilio, in 12 libri, intorno a cui il poeta lavorò per gli ultimi dieci anni della sua vita (29-19 a.C.), senza peraltro giungere a dargli l'ultima mano. Vi sono infatti alcune incongruenze, lacune, piccole...