canale
s. m. [lat. canalis, der. di canna «canna»]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi sede di scorrimento d’acqua, creata artificialmente (per servire all’irrigazione, al prosciugamento di terre, alla [...] o sono paralleli a un fiume nel suo tratto non navigabile (c. latera›li), o uniscono un fiume, da un punto a monte del suo estuario, al (in cui il segnale amplificato è suddiviso tra più altoparlanti, ciascuno dei quali è atto a riprodurre diverse ...
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teleputer2
teleputer2 (Teleputer), s. m. inv. Apparecchio che unisce le caratteristiche di un televisore e di un computer, sommando le rispettive funzioni di telecomunicazione. ◆ Le discussioni sul decoder [...] dal teleputer», un misto di televisore e computer. Che non imporrà la stessa sbobba a tutti (broadcasting) ma darà aciascunoilsuo (narrowcasting). (Riccardo Staglianò) (Repubblica, 3 ottobre 2006, p. 48).
Dall’ingl. teleputer (‘apparecchio ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, [...] deriva, la superficie che un galleggiante offre al suo movimento trasversale (deriva), costituita approssimativamente da un urbanistica, il termine, accompagnato da ulteriori specificazioni, indica ciascun atto amministrativo volto a determinare la ...
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farmacogenomica
s. f. L’applicazione delle tecniche e dei metodi della genomica per individuare i geni associati a specifici fenomeni patologici e per studiare le cause della diversa risposta individuale [...] d’attesa, farmaci, copertura vaccinale infantile. (Enrico Negrotti, Avvenire, 5 maggio 2004, p. 12, Oggi Italia) • Aciascunoilsuo (farmaco)? È questa, per semplificare, la scommessa della farmacogenomica: conoscendo i fattori genetici di ogni ...
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polifedelta
polifedeltà s. f. Nell’ambito del poliamore, forma di relazione in cui i partner hanno rapporti sessuali e affettivi solamente all’interno del gruppo di cui fanno parte. ◆ Come in un ritorno [...] È meno comune, ma in alcuni casi l’ho vista funzionare. La definizione che dà ilsuo ex è più diffusa: una coppia principale in cui ciascuno ha partner di secondo e a volte, addirittura, di terzo livello. Checché se ne possa dire, non esiste un unico ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] il v. a qualcuno, imitarne il modo caratteristico di parlare o di atteggiarsi. 3. a. In matematica e nelle sue applicazioni, ciascunoil gatto per il v. (o contro il v.) del pelo; spazzolare una pelliccia per il v.; tagliare il legno per ilsuo v ...
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sponda
spónda s. f. [lat. spŏnda «bordo del letto»]. – Margine, limite estremo. In partic.: 1. a. Tratto di terreno che delimita una distesa o un corso d’acqua (sinon. più elevato di riva): la s. del [...] e s. corte): lasciare la palla a sponda, accostata a una sponda, per rendere più difficile il tiro dell’avversario; colpo di s., quando la palla tocca, nel suo percorso, una o più sponde. Nel gioco delle bocce, ciascuno dei tre lati che delimitano ...
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divisare
diviṡare v. tr. [lat. *divisare, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. letter. a. Proporsi, stabilire, disegnare di fare una cosa (di solito costruito con di e l’infinito): divisò di darsi alla [...] , separare, spartire: [Ulisse] invocati in prima I santi numi, divisò le veci (Caro), spartì i compiti, assegnò aciascunoilsuo ufficio. b. Esaminare minutamente, parte per parte; descrivere, esporre ordinatamente: Sotto così bel ciel com’io diviso ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] ) la bicicletta per poche decine di euro. Attribuire: d. aciascunoilsuo; che valore date a questo lampadario?; dare peso o importanza a una cosa; d. ragione; d. torto; d. la colpa a qualcuno; quanti anni gli dai (credi che egli abbia)? Conferire ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] g., avere ragione; ciò che è dovuto di diritto, ciò che spetta: non chiedo che il g.; pagare il g., pretendere il g.; dare aciascunoil g.; ha avuto ilsuo g., ciò che meritava (spec. di punizione, castigo); la giusta misura: lungo, largo meno del ...
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Romanzo (1966) dello scrittore italiano L. Sciascia (1921-1989). Come nel romanzo Il giorno della civetta (1961), del quale ripeté il successo, e nella commedia L'Onorevole (1965), partendo dalla rappresentazione della realtà siciliana e mescolando...
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti...