intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] ilsuo cenno; è un testo difficile a i.; non so se intendi ciò che voglio dire; i. a volo, i. a mezzo, i. a rovescio. Talora si contrappone esplicitamente a tu; ciascuno, s’intende, avrà la sua parte; come risposta, è modo d’asseverare ed equivale a « ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] un suo punto, il raggio del cerchio osculatore alla curva nel punto; r. vettore, in un riferimento di coordinate polari, il segmento gallerie. 7. In zoologia: a. Negli animali a simmetria raggiata, ciascuno degli assi perpendicolari all’asse ...
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baniano
s. m. [der. della voce hindī baniyā, attrav. il port. banian; nel sign. 2, attrav. l’ingl. banian o banyan]. – 1. Ciascuno dei componenti la casta di commercianti dell’India, dediti soprattutto [...] sacro: è alto fino a 30 m, con tronco molto grosso e rami quasi orizzontali, dai quali scendono numerose radici, che, col tempo, diventano come colonne sorreggenti il peso della chioma, che può coprire migliaia di m2. Deve ilsuo nome all’uso dei ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] logica, la necessità (logica) del suo manifestarsi (pena la contraddizione, appunto), la ragion sufficiente, relativamente a una successione di fatti contingenti, esprime l’esigenza che ciascuno sia giustificato razionalmente una volta che sia ...
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comodo2
còmodo2 (ant. o region. còmmodo) s. m. [dal lat. commŏdum, neutro sostantivato dell’agg. commŏdus «comodo1»]. – 1. a. In genere, ciò che riesce piacevole e opportuno in quanto soddisfa i nostri [...] il proprio c. in casa d’altri; ha sempre fatto ilsuo c. (fam., ilsuo porco c.); fa ilsuo c. e non guarda in faccia (o a) nessuno; al contrario, fare il operatori commerciali al fine di consentire aciascuno di ottenere credito presso banche ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] di quelle qualità che procurano la stima altrui, come l’onestà, la lealtà, la rettitudine, la serietà e di quelle altre che aciascuno impone ilsuo particolare stato: è un uomo d’o., una donna d’o. (al contr., un uomo, una donna senza o., che non ha ...
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attribuire
attribüire v. tr. [dal lat. attribuĕre, comp. di ad- e tribuĕre «tributare»] (io attribüisco, tu attribüisci, ecc.). – 1. Assegnare col giudizio e col fatto, dare come proprio: a. una qualità [...] far dipendere da una causa, ritenere originato da: attribuisco l’errore a una sua svista; ilsuo malessere si può a. forse a indigestione; non so a che cosa a. questo suo improvviso mutamento nei miei riguardi; sono timori infondati, che non possono ...
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facciale1
facciale1 (o faciale) agg. [der. di faccia; la variante faciale, di uso dotto, è tratta direttamente dal lat. facies]. – Della faccia: maschera f.; nevralgia, paralisi facciale. In anatomia: [...] il naso e la guancia, collegandosi con un ramo dell’arteria oftalmica; nervo f., ciascuno dei due nervi che costituiscono il due zigomi. Riferito a cose (non com.): valore f. di un francobollo, di un buono postale fruttifero, ilsuo valore nominale, ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una [...] costiera con l’intonaco sgretolato ha la f. a oriente esposta a sole e sale (Dario Voltolini). In senso più ampio, il prospetto esterno di un fabbricato, corrispondente aciascuno dei lati del suo perimetro: la f. anteriore, la f. posteriore, le ...
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simulazione
simulazióne s. f. [dal lat. simulatio -onis, der. di simulare «simulare»]. – 1. L’atto, il fatto di simulare; in partic., qualsiasi atto o atteggiamento che tende a far sorgere in altri un [...] ilsuo dolore, o ilsuo affetto, non è sincero, è solo s.; diffida delle sue proteste: è sempre stato un maestro nella s.; questa è la vera s., però che di sotto è altro che non si dimostra di sopra (s. Bernardino). Con sign. più specifici: aciascuno ...
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Romanzo (1966) dello scrittore italiano L. Sciascia (1921-1989). Come nel romanzo Il giorno della civetta (1961), del quale ripeté il successo, e nella commedia L'Onorevole (1965), partendo dalla rappresentazione della realtà siciliana e mescolando...
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti...