lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] (Compagni); Da la man destra mi lasciai Sibilia, Da l’altra già m’avea lasciata Setta (Dante); estens., l’Adige lascia a destra Rovigo; la nuova strada lascia fuori il paese. d. Più genericam., staccarsi da qualche cosa allontanandosi: Tu lascerai ...
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scongiuro
s. m. [der. di scongiurare]. – 1. a. L’atto dello scongiurare il demonio o altri spiriti del male, e le parole, i gesti e gli oggetti con cui si cerca di costringere le forze malefiche ad allontanarsi: [...] per lo più al plur.: quel tipo porta iella, facciamo gli scongiuri! 2. letter. e raro. Preghiera fervida e appassionata, supplica. 3. ant. Giuramento, promessa solenne: Venner dunque d’accordo alli scongiuri, E posero le man sugli Evangeli (Ariosto). ...
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vermiglio
vermìglio agg. [dal provenz. vermelh (che, come il fr. vermeil, è il lat. vermicŭlus, dim. di vermis «verme»; nel lat. tardo il vocabolo indicò la cocciniglia e il colore che se ne ricava)]. [...] , purpureo: balenò una luce vermiglia La qual mi vinse ciascun sentimento (Dante); Que’ che ’n Tesaglia ebbe le man sì pronte A farla del civil sangue vermiglia (Petrarca); la giovane, che di vergogna tutta era nel viso divenuta vermiglia (Boccaccio ...
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gherone
gheróne s. m. [der., per metafora, del germ. gairo «punta del giavellotto»]. – 1. Ciascuno dei due lembi triangolari di stoffa, innestati, specialmente in passato, al fondo dei teli della camicia, [...] della gonnella maschile, aperta sul davanti: Non si tenea la man sotto il gh. (Rustico di Filippo); alzandosi i gh. rinforzi (detti anche fortezze) applicati alle vele nei punti soggetti a maggior logorio. 3. In araldica, pezza onorevole in forma ...
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isopicnomerico
iṡopicnomèrico agg. [comp. di iso-, gr. πυκνός «denso» e μέρος «parte»] (pl. m. -ci). – In mineralogia, analisi i., analisi consistente nell’immergere il materiale in esame in liquidi [...] particolari (liquidi pesanti) la cui densità si fa man mano diminuire mediante diluizione con acqua, provocando in tal modo la progressiva caduta sul fondo dei minerali a peso specifico via via decrescente. ...
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spirabile
spiràbile agg. [der. di spirare «spirare1»], poet. – Che si può respirare, respirabile: Venne una man dal cielo E in più spirabil aere Pietosa il trasportò (Manzoni, con riferimento a Napoleone). ...
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acrodinia
acrodinìa s. f. [comp. di acro- e -odinia]. – Malattia che colpisce specialmente bambini, per lo più quelli malnutriti: ha inizio con dolori agli arti inferiori, a cui si aggiungono man mano [...] disturbi generali, specie nervosi e psichici (prurito, insonnia, agitazione o apatia), e poi disturbi trofici (caduta delle unghie, gengivite espulsiva) ...
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pallente
pallènte agg. [dal lat. pallens -entis, part. pres. di pallēre «essere pallido»], letter. – Pallido, di colore molto chiaro, sbiadito, smorto: boschi di p. e grassi olivi (Bandello); le pallenti, [...] Gracili dame de la man di cera (A. Negri). ...
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socchiudere
socchiùdere v. tr. [comp. di so- e chiudere] (coniug. come chiudere). – Chiudere in parte, non del tutto: s. la porta, i battenti, o s. la finestra, le imposte, facendo in modo che resti [...] uno spiraglio per cui possa passare l’aria e la luce; s. gli occhi, accostare le palpebre, ma non fino a farle combaciare; con la man che lungo il grembo cade, Lentamente il ventaglio apre e socchiude (Parini). ◆ Part. pass. socchiuso, anche come agg ...
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moncherino
s. m. [der. di monco]. – Il moncone di un braccio mutilato della mano: il mendico mostrava alla pietà dei passanti il suo m.; E un ch’avea l’una e l’altra man mozza, Levando i moncherin per [...] fosca ... (Dante). Raro, la mano mozzata: Morgante i moncherin mostrò per fede Come i giganti ciascun morto giace (Pulci), a testimonianza dell’uccisione dei giganti mostrò le loro mani mozzate. Per estens., non com., oggetto mozzato di una sua parte ...
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(IV, p. 26; App. II, I, p. 228; III, I, p. 120)
A. è parola greca (ἀϱχαιολογία), introdotta nella letteratura storica da Tucidide, ripresa da Platone, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, per indicare la ricostruzione storica di un periodo...
LOMBARDIA (XXI, p. 419)
Giuseppe CARACI
Mario BENDISCIOLI
Popolazione (p. 422). - La popolazione della Lombardia corrispondeva nel 1936 al 13,6 e nel 1947 al 13,7% della totale italiana. Nel quinquennio 1931-36 l'aumento medio annuo è stato...