apriori
‹apriòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, [...] dai principî le conseguenze, dagli universali i particolari, dalle cause gli effetti: dimostrare o dimostrazione a p., giudicare o giudizio apriori; in partic., in Kant, indica l’elemento formale di ogni conoscenza universale e necessaria, che ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza [...] che dipende o proviene dall’esperienza; si oppone al termine apriori. In senso estens., giudicare, affermare a posteriori (e analogam. giudizio, affermazione a posteriori), dopo avere già preso conoscenza dello stato di una cosa o degli effetti che ...
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iperconflitto
s. m. Contrapposizione violenta, di portata mondiale. ◆ Si può allora raccontare la storia dei prossimi cinquant’anni: prima del 2035 avrà fine il dominio dell’impero americano, provvisorio [...] uno dopo l’altro tre scenari del futuro: iperimpero, iperconflitto, e successivamente iperdemocrazia. Due ondate apriori mortali. Una terza apriori impossibile. (Jacques Attali, Sole 24 Ore, 10 novembre 2006, p. 1, Prima pagina) • In che ...
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iperimpero
(iper impero), s. m. Supremazia assoluta, di portata mondiale. ◆ Si può allora raccontare la storia dei prossimi cinquant’anni: prima del 2035 avrà fine il dominio dell’impero americano, provvisorio [...] , e successivamente iperdemocrazia. Due ondate apriori mortali. Una terza apriori impossibile. (Jacques Attali, Sole 24 suo paese, davanti alle sfide della globalizzazione e davanti a quella che viene definita la fase di superamento degli ...
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apriorismo
s. m. [der. della locuz. apriori]. – Nel linguaggio filos., ogni metodo o ricerca che, prescindendo dai dati sperimentali, si fonda esclusivam. su principî razionali apriori. Per estens., [...] nel linguaggio com., atteggiamento di chi ama sentenziare o giudicare senza vera cognizione di causa, e in base a pregiudizî. ...
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berroviere
berrovière (o birrovière) s. m. [dal provenz. berrovier, fr. ant. berruier, forse «uomo, soldato della regione francese del Berry»], ant. – Birro, sgherro. In partic., erano così chiamati [...] l’esecuzione degli ordini, o che i podestà, i bargelli, i capitani del popolo portavano con sé quando si recavano a esercitare la loro carica in un comune: e chiamaronsi Priori dell’Arti ... e furono loro dati sei famigli e sei berrovieri (Compagni). ...
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aprioristico
apriorìstico agg. [der. della locuz. apriori] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., di ciò che è apriori, cioè razionale, trascendentale, slegato dall’esperienza: metodo a.; ricerca a.; [...] estens., affermazione a., giudizio a., dettati da convinzioni preconcette. ◆ Avv. aprioristicaménte, in modo aprioristico, con apriorismo: affermare, giudicare aprioristicamente. ...
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puro
agg. [lat. pūrus]. – 1. a. Detto di sostanza che non ha avuto alterazioni: oro p.; o che non è mescolata con sostanze estranee: idrogeno, ossigeno p.; vino p., non annacquato; caffè p., senza l’aggiunta [...] del tutto indipendente dalle altre: atto p., v. atto2, n. 2. In partic., nella filosofia kantiana, si dice di ogni conoscenza apriori, priva di contenuti empirici: ragione p., la ragione considerata per sé stessa, come fonte di tutti gli elementi ...
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In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale dell’intelletto, la causa, come ‘primo...